Supporto in pioppo. Le tavole sono unite fra loro con caseinato di calcio e traverse
2
Colla animale
3
Preparazione costituita da gesso cotto e colla animale. Talvolta con aggiunta di polvere di vetro come carica inerte e piccoli quantitativi di terre o giallo di piombo e stagno.
4
Colla animale
5
Disegno eseguito con pennello intriso di pigmento nero molto diluito, a tratti nitidi e precisi che delineano i contorni, talvolta completato da tratteggio
6
Imprimitura bianca, a base di bianco di piombo e olio di lino cotto
Raffaello Macrofotografia
7
Incarnato imprimitura
Monocromo eseguito con leggeri strati di colore scuro costituiti da bianco di piombo e lacca bruciata uniti a olio di lino cotto. Il disegno sottostante appare attraverso il monocromo
8
Incarnato – Strato pittorico
Strato inferiore – Bianco di piombo e vermiglione (o ocra gialla).
Strato superiore – Bianco di piombo, vermiglione, ocra gialla e nero carbone.
Velature a base di nero fumo e lumeggiature a bianco di piombo.
9
Imprimitura colorata
Sottile stesura colorata e semitrasparente spesso di di tonalità differente rispetto alle campiture sovrapposte.
10
Strato pittorico
Strato a corpo (di pigmento puro o in mescolanza con il bianco). Le ombre più intense, già definite per trasparenza, sono rafforzate da spessi strati di colore (puro o unito ad una piccola percentuale di nero carbone).
11
Velature di colore che marcano le differenze di chiaroscuro e accentuano quegli effetti di cangiantismo già ricercati nella fase precedente
Raffaello Sanzio – Urbino 1483- Roma 1520 – Madonna del Baldacchino, 1506 – olio su tavola 279×217 cm cm – Galleria Palatina, Firenze
Raffaello – La pittura ad olio su tavola (VIDEO)
Raffaello – La tecnica
Madonna del Baldacchino, olio su tela cm 279×217. Raffaello Sanzio
“Fu una bellissima invenzione e una grande commodità all’arte della pittura il trovare il colorito ad olio”, afferma Giorgio Vasari. In effetti la nuova tecnica, già conosciuta da Cennino Cennini ma perfezionatasi e diffusasi solo a partire dalla seconda metà del Quattrocento, presenta una enorme adattabilità, permette di stendere i colori in modi diversi e consente svariate mescolanze e gradazioni. Aumentando o diminuendo la quantità di legante si possono ricavare impasti densi o fluidi ed ottenere stesure opache o velature trasparenti. Attraverso le indagini analitiche e stratigrafiche è oggi possibile ricostruire l’evolversi delle tecniche dei vari artisti di questo periodo (per il quale purtroppo le fonti sono scarse e imprecise), confrontando i dati con ciò che possiamo desumere dalle opere lasciate incomplete che documentano momenti intermedi del processo pittorico. È questo il caso, ad esempio, della Madonna del Baldacchino di Raffaello, oggetto di recenti e approfondite indagini1.
Particolare dalla Madonna del Baldacchino di Raffaello
Questa “bozza a bonissimo termine condotta”, come la definisce Giorgio Vasari, è opera completamente autografa di Raffaello che, in questi anni, non possedeva ancora una bottega organizzata in modo tale da lasciare prevedere il concorso di aiuti. Proprio la sua incompletezza la rende particolarmente interessante come testimonianza del metodo di lavoro dell’artista e, più in generale, dei procedimenti tecnici che in questi anni si andavano definendo. Il confronto del dipinto con altre opere dell’autore rivela un modo di procedere costante per ciò che riguarda gli strati preparatori fino al disegno: il supporto è in pioppo, le tavole sono unite fra loro con colla di caseina e traverse, la preparazione è costituita da gesso cotto e colla animale, mentre l’imprimitura è uniformemente bianca, a base di bianco di piombo e olio di lino cotto.
Raffaello, studio per la Madonna del Baldacchino
Nel clima culturale in cui operava Raffaello il momento ideativo e progettuale assumevano una importanza fondamentale, anche rispetto alla fase esecutiva dell’opera. Mentre ancora nel primo Rinascimento l’artista era spesso ideatore e al tempo stesso esecutore di oggetti anche di uso comune, proprio in questi anni e soprattutto in ambiente toscano le due fasi tornano a distinguersi e il momento tecnico esecutivo è affidato sempre più spesso ai collaboratori della bottega. Il momento ideativo, nella realizzazione delle opere pittoriche, finisce perciò per identificarsi con l’elaborazione grafica. Anche per la Madonna del Baldacchino la lunga elaborazione è comprovata dai numerosi studi pervenutici al fine della realizzazione del modello in scala ridotta consueti nella tecnica di Raffaello.
Simulazione del cartone quadrettato
Il metodo per l’ingrandimento del disegno adottato da Raffaello e dagli artisti del suo tempo è quello già in uso nell’antico Egitto, la quadrettatura. Ottenuto cosi il cartone nella dimensione reale, non rimane all’artista che trasferirlo sulla tavola preparata. In questo dipinto Raffaello utilizza per il riporto del disegno dal cartone al supporto la tecnica dello spolvero per il gruppo centrale con la Madonna e il Bambino e per i due angeli in basso. Il trono, viceversa, risulta trasposto sempre dal cartone, ma con la tecnica dell’incisione indiretta. Le rimanenti figure sono state definite (sulla base del modello precedente) direttamente a pennello.
Disegno preparatorio
Con il pennello intriso di pigmento nero molto diluito Raffaello conferma ora l’intero disegno. Le indagini effettuate con la riflettografia infrarossa su numerose opere dell’autore rivelano talvolta un disegno eseguito con tratti nitidi e precisi che delineano i soli contorni, in altri casi, invece, si osserva un accurato chiaroscuro a tratteggio che, in varie opere, risulta visibile anche ad occhio nudo.
Monocromo preparatorio
Su questo disegno l’artista definisce il chiaroscuro e quindi le masse plastiche, operando con leggeri strati di colore bruno costituiti da bianco di piombo e lacca bruciata uniti a olio di lino cotto come unico legante. Ciò che si ottiene è un monocromato dal quale comunque traspare il disegno sottostante, ancora struttura fondamentale dell’opera.
Prime stesure cromatiche
Il manto della Vergine – pur essendo destinato a risultare, come vuole l’iconografia tradizionale, di colore azzurro – riceve una campitura rossa, in modo da ottenere, a dipinto finito, studiati effetti di cangiantismo. La tenda verde del baldacchino (che costituisce il fondo del particolare da noi riproposto) viene costruita con verde rame trasparente, mescolato, per le parti in luce, con bianco di piombo.
Velature
Sui panneggi vengono ora stese velature di colore che marcano le differenze di chiaroscuro e creano quegli effetti di cangiantismo già ricercati nella fase precedente. Così il manto della Vergine è dipinto in lapislazzuli naturale e bianco di piombo sulla base di lacca rossa. La tenda, invece, è completata con l’aggiunta di velature di lacca bruciata che intensificano le parti in ombra. Sugli incarnati il pittore inizia a stendere velature color carne (bianco di piombo, ocra e un poco di vermiglione) che donano ai volti il loro colore naturale. In questo dipinto l’artista ha lasciato come parti meno compiute proprio gli incarnati che, anche nei volti della Madonna e del Bambino, risultano privi delle stesure finali e degli ultimi tocchi di bianco per le luci (lumeggiatura).
Manfredi Faldi – Claudio Paolini, Firenze 1999 Dipinto realizzato da Francesca Berni
1AA.VV. Raffaello a Pitti. ‘La Madonna del baldacchino’ storia e restauro, a cura di M. Chiarini, M. Ciatti, S. Padovani, Catalogo della mostra (Firenze, 1991), Firenze, Centro Di 1991. Si veda in particolare gli studi di Marco Ciatti e Adria Tortelli sulla tecnica pittorica; Mauro Matteini, Arcangelo Moles, Giancarlo Lanterna, Maria Rosa Nepoti sulle indagini scientifiche; Alfredo Aldrovandi, Ottavio Ciappi per le indagini diagnostiche.
Estratto da: Artis (Art and Restoration Techniques Interactive Studio), Direzione scientifica: Manfredi Faldi, Claudio Paolini. Cd Rom realizzato da un gruppo di istituti di restauro europei, con il determinante contributo della Commissione Europea nell’ambito del programma d’azione INFO2000.
Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. Utilizziamo i cookie per farci sapere quando visitate i nostri siti web, come interagite con noi, per arricchire la vostra esperienza utente e per personalizzare il vostro rapporto con il nostro sito web.
Clicca sulle diverse rubriche delle categorie per saperne di più. Puoi anche modificare alcune delle tue preferenze. Tieni presente che il blocco di alcuni tipi di cookie potrebbe influire sulla tua esperienza sui nostri siti Web e sui servizi che siamo in grado di offrire.
Cookie essenziali del sito Web
Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche.
Poiché questi cookie sono strettamente necessari per fornire il sito web, rifiutarli avrà un impatto come il nostro sito funziona. È sempre possibile bloccare o eliminare i cookie cambiando le impostazioni del browser e bloccando forzatamente tutti i cookie di questo sito. Ma questo ti chiederà sempre di accettare/rifiutare i cookie quando rivisiti il nostro sito.
Rispettiamo pienamente se si desidera rifiutare i cookie, ma per evitare di chiedervi gentilmente più e più volte di permettere di memorizzare i cookie per questo. L’utente è libero di rinunciare in qualsiasi momento o optare per altri cookie per ottenere un’esperienza migliore. Se rifiuti i cookie, rimuoveremo tutti i cookie impostati nel nostro dominio.
Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Puoi controllarli nelle impostazioni di sicurezza del tuo browser.
Altri servizi esterni
Utilizziamo anche diversi servizi esterni come Google Webfonts, Google Maps e fornitori esterni di video. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Si prega di notare che questo potrebbe ridurre notevolmente la funzionalità e l’aspetto del nostro sito. Le modifiche avranno effetto una volta ricaricata la pagina.
Google Fonts:
Impostazioni Google di Enfold:
Cerca impostazioni:
Vimeo and Youtube video embeds:
Privacy Policy
Puoi leggere i nostri cookie e le nostre impostazioni sulla privacy in dettaglio nella nostra pagina sulla privacy.