Caravaggio – Stratigrafia

Caravaggio Madonna dei Palafrenieri

Caravaggio Madonna dei Palafrenieri

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Supporto
tela di lino romano con tramatura media semplice, regolare, di circa 12 × 15  fili per centimetro quadrato (raramente Caravaggio ha utilizzato anche tele ad armatura “saia”, di andamento diagonale, detta “tela olona”).

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Colla animale

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Preparazione
leggera e flessibile di colore bruno-rossastro, a base di terre disciolte in olio (mestica).

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Incisioni
che fissavano i punti cardinali dell’impianto compositivo, eseguite a mano libera con il manico del pennello o con un punteruolo.

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Abbozzo
pennellate rapide e sciolte di colore ad olio che definiscono in ogni particolare la composizione. Il dipinto è costruito con la pasta del colore e non per strati (tecnica degli impasti a corpo).

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Strato pittorico

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Stesure finali
lumeggiature a tempera ad uovo, finiture e leggere velature brune o nere.

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Vernice
spesso strato di resina naturale mescolata a bitume.

Giuditta e Oloferne  – 1597 circa – Oil on canvas, 145×195 cm – Gallerie nazionali d’arte antica, Palazzo Barberini, Roma